Perchè la BICICLETTA

“… La furia finale del dinamismo, l’avrebbe chiamata lo stesso Boccioni. Quasi un secolo dopo nel 2010 Dino Cucinelli, in un rinnovato impasto essenzialmente tricromatico dove il colore centrale si organizza come movimento fuggente che attraversa, quasi del tutto estraneo ai colori primari del cielo della terra, un tempo statico e immortale. Qui al posto della furia dinamica che scompone lo spazio tempo si percepisce una delicata armonia di assonanze che sintetizza il suono dello spettro cromatico in frammenti sparsi casualmente nel tempo; e parti della bicicletta e sfondo sono la medesima musica: ‘attesa’, ‘ballata’, ‘sosta’… Opere che sembrano essere il malinconico canto dell’angelo, un ululare alla luna per la sua inutile corsa nel cielo, nella sua triste meccanica tragedia. Biciclette abbandonate, ammucchiate, sovrapposte, rovesciate in terra in in quel colore, elementi immobile sull’eternita’ di un momento senza fine (G. M. Bonifati). A cura di Giorgio Bertozzi e Ferdan Yusufi.

Inaugurazione 14 giugno ore 18.30

Categoria: Mostre